L’esperienza inizia un giorno con un primo piccolo gruppo di bambini che Sara, dopo la scuola, accoglie in casa sua. C’è sempre un momento di gioco prima di iniziare poi, i bambini si radunano intorno a questa nonna che inizia a raccontare storie bellissime.
Sono le stesse storie, spiega lei ai bambini, che ha ascoltato da piccola, quando sua nonna le raccontava. Poi Sara invita i bambini a scrivere le loro storie: si libera un tipo di scrittura creativa che sempre viene condivisa. I bambini si sentono valorizzati, accolti, rispettati, gratificati. Sara è diventata la nonna di tutti questi giovanissimi scrittori che, tornati a casa, prendono carta e matita e, instancabili, continuano le loro storie.
Dalla premessa dell’autore: “Ho pensato di raccontare le mie storie ad un gruppo di bambini (dai 6 agli 8 anni) provenienti da diverse realtà scolastiche e proporre loro un laboratorio di linguaggio creativo. La motivazione che mi ha spinta a fare un approfondimento nel settore linguistico è stata la consapevolezza che, proprio nella fascia di età che ho menzionato, è fondamentale un intervento linguistico educativo, atto ad arricchire il lessico del bimbo che non è innato e va, quindi, coltivato”.